domenica 28 ottobre 2012

La cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare!.


Il principe azzurro non esiste e amare è un'altra cosa. 
È accettare una persona con i suoi difetti e con i suoi sbagli.


Che per quegli occhi dolci posso solo stare male, e quelle labbra prenderle e poi baciarle al sole perché so quanto fa male la mancanza di un sorriso, quando allontanandoci sparisce dal tuo viso...
E fa paura, tanta paura. 
Paura di star bene, di scegliere e sbagliare, ma ciò che mi fa stare bene ora sei tu Amore....
E fuori è buio...

Ora che sarai un po' sola, tra il lavoro e le lenzuola, presto dimmi tu come farai.
Ora che tutto va a caso, ora non sono più un peso, dimmi quali scuse inventerai.
Inventerai che non hai tempo, inventerai che tutto è spento, inventerai che ora ti ami un po' di più.
Inventerai, che ora sei forte e chiuderai tutte le porte.
Ridendo, troverai una scusa, una in più.

Qualche cosa ti consola, con gli amici il tempo vola, ma qualcosa che non torna c'è.
C'è che ho freddo e non mi copro, c'è che tanto prima o dopo, convincendoti ci crederai.
Ci crederai, che fa più caldo, da quando non mi hai ormai più accanto, e forse è meglio perché sorridi un po' di più. Un po' di più...

Il mio ricordo ti verrà a trovare quando starai troppo male, e quando invece starai bene resterò a guardare, perché ciò che ho sempre chiesto al cielo è che questa vita ti donasse gioia e Amore vero.
Ed ero contentissimo, ma non te l'ho mai detto e dentro urlavo Dio ancora, ancora, ancora...

Soffrendo di un Amore raro, che più lo vivo e meno imparo...


"Non puoi dimenticarla una bugia quando parla. 
E sbaglierà le parole, ma ti dirà ciò che vuole, ognuno ha i suoi limiti. 
I tuoi li ho capiti bene."

Fino quasi a volersi male...


È così che gira il mondo. 
È un ciclo. Arriverà la pace e poi di nuovo la guerra.

E le lacrime scendono sul tuo viso, quando perdi qualcosa che non puoi sostituire.
Quando ami qualcuno ma tutto va a rotoli, potrebbe andar peggio?

Avrei alcuni temi su cui trattare.
Ci ho pensato questi due giorni di assenza.
Solo che non riesco proprio a scriverli.
Sono fuori da quello che provo in questo momento.
Provo tutt'altro.
Per poterli scrivere dovrei immedesimarmi, ma questa sensazione di vuoto che ho dentro annulla ogni pensiero.
C'è solo un triste lamento nella mia testa, e un fiume d'ansia che corre rapido sul mio Cuore.
È come se lo sentissi scorrere veloce come una lacrima che cade giù dal viso, dopo tanto che non lo faceva.

Arrivati ad un certo punto della tua vita ti rendi conto di quante e quali strade siano la tua vera occasione.
Io ne ho tante.
Però non so quale sarà la strada giusta per me.
A vederle lo sembrano tutte.
Eppure...
È quasi come nascondere un tesoro.
Te lo conservi e speri che nessuno ci passi davanti per non rubartelo. Ma rimane lì.
Lo conservi. 
E rimane lì. Fermo. Immobile. 
Immutabile.
Proprio come queste strade difronte a me. 
E io intanto sono qui.
Con la mia pelle che cambia di giorno di giorno, che si invecchia ogni ora di più.
E sono qui. 
Qui, senza ancora sapere quale strada imboccare.

giovedì 25 ottobre 2012

Non riesco a liberarmi, questa vita mi disturba sai...

Conosco un freddo che ti entra dentro. Fino alle ossa.
Non è l'inverno.
È il freddo del nulla.
Quando senti quel brivido di solitudine accarezzarti l'Anima.

Capisci quindi, quanto è grande è il Cuore e quanto piccolo sia tu per poterlo far tornare a battere.

Quando fai sesso con una donna e non la ami, facile essere sicuri di se stessi.
Non ti poni il problema di piacere.
Vederla godere è solo la conferma che ci sai fare, per questo ti piace.
Ma tu prova a fare sesso con una donna che ami, capirai le mie paure.
Proverai l'ansia tremenda di non essere abbastanza.
L'Amore ci rende fragili.

mercoledì 24 ottobre 2012

Il problema più grande è non sapere.


La sofferenza più grande è non sapere.
Non sapere con chi sia, dove sia, cosa stia facendo.
È non sapere se già mi dimentica con qualcuno.

Incontro a chi insegneremo quello che noi due imparammo insieme, e non capire mai cos'è, se c'è stato per davvero, quell'attimo...quell'attimo di eterno che non c'è.


Ho girato e rigirato, senza sapere dove andare, ed ho cenato a prezzo fisso, seduto accanto ad un dolore.
Tu come stai?

Ci si trova qui, dopo poco, dopo tanto.
Ognuno col suo dolore, ognuno con la sua disperazione, in fondo legati dalla stessa situazione.
Ognuno con le proprie forze, ognuno solo appeso dalla fame del futuro.
Ognuno in fondo ancora vivo, anche se visibilmente stanco.

Ci si trova qui, dopo poco, dopo tanto.
In fondo avevo ragione.
Sapevo di rivederci.
Ancora qui. Ancora poco. Ancora tanto.
Ancora insieme. Ancora stanchi.

martedì 23 ottobre 2012

Comincerò a scrivere quel foglio in bianco in nero, per dare un senso a questa, vita, alla storia che tanto ci ha legato.


Col sudore, con la stanchezza, con la massima nostalgia.
Farò di quelle parole nere una sorta di album.
Un insieme di fotografie, che scorrono parola dopo parola.
Un insieme di ricordi, pronti a lasciarti andare verso il passato.
Un insieme di emozioni, quelle che hai dentro.
Le farò uscire, solo per ricordarti che davvero l'hai provate.

Con me.

lunedì 22 ottobre 2012

La paura che....

Ho una grandissima paura dei ragni.
Si, probabilmente è una fobia.
Ho talmente paura che quando ne vedo uno, comincio anche a scappare via.

Però ho una paura ancora più grande.
Ma questa paura non mi fa scappare via affatto, anzi.
Mi fa restare.
È la paura che qualcuno possa farle del male.
Che qualcuno possa ferirla profondamente.
E questo proprio non posso sopportarlo.

Ti ho fatto male per non farlo alla tua vita...


Io mi nascosi in te e poi ti ho nascosto da tutto e tutti per non farmi più trovare, e adesso che torniamo ognuno al proprio posto liberi finalmente, non saper che fare...

Avremmo vinto mai, contro un miliardo di persone? E una storia va a puttane.
Sapessi andarci io...


A volte si dicono cose che non si vorrebbero dover dire.
Purtroppo.
Escono così.
Come la pioggia d'estate.
Te ne stai sdraiato nella calda ombra di un albero fino a quando non senti cadere una goccia in fronte.
Solo allora capisci che sta piovendo.
E non puoi fare niente se non correre e scappare, scappare da quell'acqua che ti bagna il viso, il corpo.
Quell'acqua che ti ammala.
Che ti fa star male per giorni e giorni.
Solo dopo, solo pochi giorni dopo, ti accorgi che forse sarebbe stato meglio restare sotto a quell'albero, invece che correre per l'intera prateria, perché probabilmente quell'acqua non ti avrebbe bagnato fino ad ammalarti.
E così fanno le parole. 
Escono, e ammalano.
Ti ammalano.
Ammalano tutti.

Eppure in fondo, sono solo parole.
Ne ho sentite spesso. 
Ne ho sentite tante.
Stasera potrei restare ore intere a scrivere di tutte le parole che ho sentito in vita mia, senza mai essere seguite da fatti.
Sono abbastanza coerente con quello che dico, e quindi con quello che scrivo.
Non mi sono mai piaciute le persone false, le persone fanatiche, le persone che fanno di tutto un niente, le persone che fanno di tutta un'erba un fascio, le persone che si montano la testa solo perché hanno qualcosa che non hai, le persone che non capiscono un cazzo di niente e dicono a te di non capire un cazzo di niente.
Mi stanno sul cazzo le persone che domandano troppo quando nemmeno dovrebbero guardarti, mi stanno sul cazzo le persone che godono dell'infelicità degli altri.
Mi stanno altamente sul cazzo le persone che per pararsi il culo inventano cazzate su cazzate.
Non riesco proprio a farmi piacere tanto da averne il più completo disgusto le persone che dicono di essere falsi agli altri, quando in realtà lo sono loro per prime, le persone che ogni giorno si svegliano solo per potersi divertire a raccontare cazzate in giro, le persone che vivono solo per romperti i coglioni.
Eppure, molti non mi capiscono.
Forse lo fanno apposta, forse lo fanno per non rientrare in qualcuna di queste categorie.
O forse non mi capiscono perché davvero sono un ragazzo complicato.
Eppure quei molti mi stanno tanto sul cazzo.
E mi stanno sul cazzo per i motivi che ho appena elencato.
E mi sta sul cazzo che le persone vengano a dire a me ciò che non sono, quando per primo giuro, diventerei un tiranno dittatore pur di eliminare quelle merde nel mondo.

Allora voi che sarete arrivati fin qui a leggere, vi chiederete curiosi: "cosa cazzo ha fatto questo qui che ce l'ha così tanto con questi tipi di persone?"
E vi rispondo semplicemente che mi sono rotto i coglioni di essere etichettato per qualcosa che non sono, quando ogni giorno lotto per non esserlo, perché esserlo sarebbe molto più semplice, perché odio profondamente con tutto me stesso le persone che dicono cazzate ogni giorno, le persone che si parano il culo solo perché sono delle vigliacche, delle persone che si credono di essere dei fottuti numeri uno quando invece sono solamente dei fottutissimi numeri di merda, proprio come me, proprio come mi etichetta questa società di merda.

Avrei voluto fare di più, dare di più, se mi fosse stato permesso.
Eppure non mi è stato permesso, e mi sono adeguato, come sempre, come ogni volta in cui ci ho messo tutto me stesso.
Come ogni volta in cui c'ho lasciato un pezzo d'Anima, come ogni volta che c'ho lasciato il Cuore, come ogni volta che avrei voluto spaccare tutto pur di potermelo permettere, ma non ci sono riuscito.
Come ogni volta che nella mia vita sono cresciuto, grazie ad un altro fallimento.
E ogni volta, ho dovuto ricominciare.
Ricomiciare da zero.
Senza nessuno.
Senza te.




mercoledì 17 ottobre 2012

Ed un pensiero gli passa per la testa, forse la vita non è stata tutta persa, forse qualcosa si è salvato, forse non è stato poi tutto sbagliato....


Ho sempre avuto dei seri dubbi su ciò che le persone vogliano realmente da chi gli sta difronte.
È strano, ci si ripete dentro se stessi un'insolita verità, e si sta bene.
Vedo pagine di persone, scritte e riscritte, proprio come questa. 
E in quelle pagine vedo tanta testardaggine, nel volere, nel desiderare, pur sapendo che non si avrà mai.
Proprio io ho desiderato molto, scrivendolo anche in questo blog. 
Ci sono riuscito, perché ho mosso il culo.
Se non l'avessi fatto, non avrei avuto niente, o meglio, non avrei avuto niente di ciò che desideravo.

Le persone hanno la brutta abitudine di lasciare a terra il giochino tanto desiderato non appena si sono stufate.
Lo ammetto, anche io sono così, a volte, non sempre.
Dipende dall'utilità di quel gioco.
Di certo non faccio così con le persone.
Ho tanto desiderato una persona, per due anni, e subito dopo ci sono riuscito ad averla.
Non la schifo e non la getto a terra, anche se a volte mi fa incazzare, molte volte.
Anche se molte volte non mi desidera, anche se molte volte mi manda affanculo.

Anche se ogni sempre è un mai.

Si lo ammetto, vorrei cambiare la mia vita, una buona parte della mia vita, cominciando dalla casa, dal lavoro, dall'ambiente in cui vivo, da me, dal mio Cuore, dalla mia Anima che, fidatevi, ha sofferto abbastanza per l'età che ha.
A partire dalle persone che ho attorno ora e da quelle che ora non ho più. 
Vorrei poter rinascere, ma non è facile.
Non è facile perché ormai ho messo le radici, proprio come una pianta.
Ho messo delle radici che solo una grossissima bomba può sradicare.
Una grandissima bomba che solo io sarò in grado di fabbricare, ma non da innescare.

È un po' come alzarsi la mattina e sapere che avrai una mattinata da passare in un certo modo senza che tu lo voglia, è un po' come essere violentati e portarsi dietro per tutta la vita quell'incubo.
E per me è così ogni mattina, alzarmi, andare a lavorare, fare di me ciò che vorrebbe un'altra persona.
È una violenza continua che ti svuota l'Anima, che ti fa guardare indietro il sabato mattina e ti fa pensare: "cazzo, è già passata una settimana e non ho fatto un cazzo".
Già, è passata un settimana è sono più vecchio di 5 giorni, quei 5 giorni di stupro mentale.
E arrivo al sabato che non ho più nemmeno voglia di fare ciò che avrei voluto fare in quei 5 giorni, perchè l'unica cosa che voglio fare è riposare per quei due eterni giorni.

Quel'è il miglior modo per denunciare questi stupri?
Ce ne sono due: o mentire a se stessi che questa è l'unica via per arrivare morti con una bella vita dietro le spalle, o prendere una via di fuga, fatta con dei compromessi ogni giorno, fatta di ostacoli su ostacoli, che dovrai affrontare da solo, fatta di lacrime d'argento, intoccabili, quasi invisibili.
Fatta di un sorriso che non ti cadrà mai.

Fatta di addii, di promesse non mantenute.
Di una via di fuga di sola andata, senza alcun biglietto.
Ora sto mentendo a me stesso, ma sto cercando quella via di fuga che si nasconde dietro ad una porta.
Aperta.

Qual'è il messaggio di questo post?
Sapete, suonerà buffo, o da dementi, come preferite, ma non lo so nemmeno io.
Dovevo scrivere e l'ho fatto, non me ne vogliate.
Vi ho fatto leggere tutte queste righe per delle cazzo di parole che nemmeno capirete.
Ma non importa, l'importante è che ci abbiate provato.
E se l'avrete capite, allora vuol dire che sarete veramente nella mia stessa barca, chissà che non ci incontriamo.
Bè, il tempo passa e la mia vita se ne va, senza ricordi, senza argomenti, senza un cazzo da poter raccontare.
E allora cosa posso augurare a voi lettori che leggerete questo blog ora e mai più, buona fortuna a tutti voi.
La vita è davvero un brivido che vola via.
Non fatelo sfuggire, altrimenti dovrete sperare che di nuovo qualcuno ve lo procuri.


mercoledì 10 ottobre 2012

And I will try to fix you...



Quando ce la metti tutta ma non hai successo.
Quando ottieni quello che vuoi, ma non ciò di cui hai bisogno.
Quando senti la stanchezza, ma non riesci a dormire.
Non vai più avanti nè indietro...

E le lacrime scendono sul tuo viso, quando perdi qualcosa che non puoi sostituire.
Quando Ami qualcuno ma tutto va a rotoli, potrebbe andar peggio?


sabato 6 ottobre 2012

Un giorno una mia amica me ne parlò, è l'orgoglio ferito.

Non gli diedi troppo retta, credendo di essere forte.
Eppure, ho l'orgoglio ferito.



"Lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene, quindi se escludi gli aviatori, i falchi, nuvole, gli aerei, aquile e angeli, rimani te ed io mi chiedo ora che farai, che nessuno ti verrà a salvare..."

E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età...

venerdì 5 ottobre 2012

Tutto non è niente....


Scusa il disturbo, volevo solo dimostrarti, anche se sbaglio, che se scrivo ho più coraggio per parlare...

Per dimostrarti che anche quando stiamo insieme e sto in silenzio provo di tutto...
E mi chiedo, senza mai capire bene, quello che Tu stai provando...
E mi confondi e mi accontento di far l'Amore con la pelle, con un tuo abbraccio, con un semplice mano nella mano, camminando passo dopo passo anche se soffro... e anche se sbaglio...