mercoledì 3 agosto 2011

Quando non ci sarai, vorrei tanto stare spento...



Non ne posso più, non ne posso proprio più.
Mi sono stufato di aspettare, mi sono stufato di restare in ansia.
Soprattutto mi sono stufato di sperare.
Di sperare sempre per il meglio.
Perché se poi non è come ho sperato, non so proprio come reagirei.
E questo mi spaventa, mi spaventa troppo.

Sapere che Lei non ci sarà più per me, che è stata tra le braccia di qualcun'altro, sapere che il suo Cuore non è più dentro di me.
Sapere questo, cazzo, sapere questo mi distrugge.
È un qualcosa che in ogni secondo, in ogni attimo, in ogni minimo dettaglio mi fa piangere il Cuore.
Forse non sapete di cosa sto parlando, forse nemmeno ve lo potete immaginare.
        È una sensazione che ti prende il Cuore, la Mente e raggiunge l'Anima.
Te la prende, cerca di stirarla fino a strapparla.
Cerca di farla soffrire sempre di più.
È un pensiero che è sempre presente, in ogni cosa che fai. Ti assilla ogni parte del corpo e del tuo tempo.
Ti prende per sfinimento...

Ma Lei non è questo.
Lei non è questa sensazione, Lei è l'Amore.
Lei è quell'emozione che quando c'è mi riempie i polmoni di ossigeno, mi fa vivere e mi fa respirare.

Ma quando sopraggiunge il pensiero che Lei non sia più con me, che Lei se ne vada, anche solo per pochi giorni, l'Anima mia diventa nera e piange, piange e stordisce la mente.
La lontananza, ne sono sicuro, non può che far male.
Perché lontano c'è quel fottuto suo pensiero, che è solo un pensiero. 
Una mera convinzione.
E ne sono sicuro, sbagliata.

Come farò, come farò due settimane senza?
Come diavolo faccio a starle lontano sapendo che qualsiasi cosa potrebbe succedere?
Come faccio...come, come, come...

DIMMELO, COME?



Chissà...chissà se vuole farmi soffrire.
Chissà perché...
Resto comunque aggrappato a una traballante speranza.
Resto comunque aggrappato a Lei.
Sempre.

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