Sapete?
Ho tanti, tanti di quei pensieri, che non riesco a scrivere un dannato post.
Ne inizio decine, e li salvo in bozze, sperando di poterli continuare, chissà, forse dopo, forse domani.
Troppo pensieri, vorresti acchiapparne qualcuno, ma non ci riesci, sono troppi, e vanno veloci.
Sono come mosche, volano via non appena ti avvicini.
Spero solo che questo bruttissimo periodo passi in fretta, anche se ormai sono anni che ho a che fare con questi scheletri nell'armadio.
E ogni volta che si riapre quell'armadio, che spero sempre di aver sigillato in modo impeccabile, torno ad essere quel ragazzo smarrito di sempre, quel ragazzo che non vede quel suo futuro.
Quel suo futuro non lo vede.
Perché dovrei vedere un futuro, quando tutto intorno a me è buio?
Tutte le persone che mi vogliono bene, credono che esistano solo i problemi che ci legano.
Magari fossero questi i problemi.
Magari...
"Come quando cambi casa perché sei da solo.
Come quando intorno chiedi e non hai mai perdono.
Come quando ovunque andrai e ovunque non c’è luce.
Come sempre chiunque parli sempre una voce.
Hai bisogno hai bisogno di esser triste.
Lo vuoi tu però l’errore non esiste.
Esiste solo quando è sera.
Sbaglia solo chi voleva.
Esiste solo quando è sera, sbaglia solo chi voleva...
La paura...la paura non esiste.
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