domenica 12 giugno 2011

"Non può esserci ricordo più brutto di quello mai vissuto"

A volte capita di svegliarsi una mattina e pensare sconvolti a ciò che stavamo sognando pochi momenti prima.
Capita di pensare a quel sogno in cui stavamo viaggiando, senza via d'uscita...

...Perché poteva sembrare realtà, talmente insolubile da sentirci quasi voci, odori, dolori, tutte sensazioni che ogni giorno abbiamo a stretto contatto con la realtà.

Eppure era un sogno. E quel sogno può sconvolgerci la realtà presente, con quell'unico misterioso, senso di lontananza. 

E mano a mano che viviamo la giornata quel ricordo ci torna in mente spesso, ci condiziona i pensieri, le azioni, e perché no, anche l'allegria.
Forse perché in quella fantasia un po' reale c'era del vero, e forse quel vero ce l'abbiamo messo proprio noi.
Quel vero poteva essere quell'abbraccio mai dato, quel bacio sfiorato, quella carezza mancata. 
Quella felicità mai negata, ma mai raggiunta.

Ogni giorno ci sentiamo di dare e di ricevere, ma quasi mai ciò che vogliamo riusciamo a raggiungerlo. 
Quel bisogno, quel bisogno mai raggiunto, quel buco nell'Anima coperto dal quadro dell'abitudine, ci si ripresenta nel sogno sotto forma di immagini, di ricordi che non abbiamo mai vissuto...l'espressione del bisogno allora, non è forse racchiusa nei sogni?

E questo bisogno ci appaga ogni volta che ci incontra nell'infinito conscio della mente, ci appaga fin quando non ci svegliamo, fin quando non torniamo alla realtà e capiamo che ciò che stavamo vivendo non era tangibile, ma solo una mera ma complessa proiezione del nostro bisogno nella mente del nostro cuore.

Vorremmo ogni giorno ricordare con nostalgia e felicità i ricordi passati, quei ricordi che hanno composto attimo per attimo il nostro vissuto. Invece ci ritroviamo a smistarci in mezzo anche dei ricordi mai vissuti, belli, stupendi, ma che non ci appagheranno mai, perché sono i simboli di qualcosa mai avuto, del bisogno che sempre ci assale. 

Ci svegliamo una mattina e pensiamo al sogno che pochi attimi prima ci aveva fatto volare.
Una volta realizzato che la realtà di prima era solo un sogno, una volta realizzato di non poter più volare, ci accorgiamo che non può esserci ricordo più brutto di quello mai vissuto. 


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