sabato 8 settembre 2012

Are You sure?

"Vorrei che fosse oggi in un attimo già domani, per riniziare e per stravolgere tutti i miei piani, perché sarà migliore e io sarò migliore, come un bel film che lascia tutti senza parole."
~ La fine.

Sono stato sempre un palmo sopra a tutto.
Non dico tanto, solo un palmo.
L'essenziale.


Ho veramente dei momenti di totale confusione in questo periodo, ho la testa che non sa più dove andare, cosa affrontare.

Mi ritrovo in un'azienda multinazionale, dove passo otto delle mie ore giornaliere a lavorare, aspettando di tornare a casa e forse di uscire.
Tutta la settimana continua così, fra la stanchezza e la voglia di bloccare definitivamente il tempo.
E mentre la settimana va avanti, io non riesco a trovare il motivo per cui sto lavorando lì, non riesco a trovare il motivo per cui dovrei arrivare alla sera.
Non dico che il lavoro che faccio mi fa schifo, semplicemente non ci trovo niente di emozionante.
Trascorro quel mio tempo in un posto in cui non vorrei stare, perché vorrei stare altrove, lontano da lì, e non so con chi.
La mia fortuna è di aver trovato un lavoro, ora sono anche fidanzato, ma... c'è qualcosa che mi manca.
Non riesco a proiettare la mia immagine nel futuro, e se solo ci provo, viene fuori un'immagine distorta, incerta, imprecisa.
È come se questa vita non è quella che vorrei, ma sinceramente parlando non riesco nemmeno a saperlo io se vorrei un'altra vita.
Mi sembra di accontentarmi un po' troppo.
Però non ho altre opportunità.
E devo sprecare così la mia vita, a fare le mie otto ore, senza contare nulla. 
Devo accontentarmi di quei mille stracci al mese, senza riuscire a ottenere nulla di più, perchè lo stato è bastardo.
O meglio, perché i politici sono dei bastardi.
E cosa ottengo io?
Ottengo questo.
Una grossa insoddisfazione, una stranezza che mi porto per tutta la settimana. Per tutto il mese.
E lascio passare il tempo aspettando non so che cosa, forse davvero che cada una stella dal cielo, davanti ai miei occhi. Non per vederla.
Per rivenderla.
Solo per farci quei soldi che potrebbero ridarmi  una sicurezza, una speranza, che mi permettano di vivere la vita come voglio.
Non sono avido, solo che ho dei sogni che vorrei realizzare, e non posso, semplicemente perché il lavoro e l'affetto sono due manette che ti tengono legato per i piedi appeso a testa in giù.

E la verità qual'è? Che me ne voglio andare da qui, da questa galera.
Voglio scoprire il mondo. Voglio scoprire cosa c'è di meglio.
Non voglio vivere la mia vita tirando avanti, non voglio una vita di stenti.
Voglio potermi permettere ciò che voglio, seppur con le sue minime limitazione.
Se c'è di meglio altrove perché non andarsene?
Perché noi tutti umani non possiamo fare come gli uccelli e migrare?
Loro lo fanno per stare meglio.
E io voglio stare meglio, voglio un futuro migliore di quello che può darmi l'Italia.

Ma volete sapere un'altra verità?
Non posso.
Non ci riesco.

Non ci riesco per un motivo semplicissimo.

Perchè Amo.

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