domenica 30 ottobre 2011

Se non scrivo, schizzo.


Questa mattina mia madre è venuta in camera e mi ha svegliato.
Si è avvicinata a me e con il dorso della sua mano mi ha carezzato la guancia, proprio nel modo dolce di Baby.
Poi mi ha dato cinque baci e mi ha detto: è quasi ora di pranzo.

Questa mattina, prima che mia madre mi venisse a svegliare, stavo sognando la mia Baby.
Questa mattina, quando mia madre si è avvicinata, ho pensato che fosse Baby, quelle carezze, quei baci, erano gli stessi che Baby mi dava.
Quando poi ho realizzato che non era Lei, ma solo mia madre, il mondo mi è caduto addosso, perché ripensando a ieri, non è andata come speravo che andasse.

29 Ottobre 2011. 
Ore 21.15

Tutto come doveva andare, almeno fino a quell'ora.
Un'ansia che toglieva il respiro, c'era tutto, la rosa, la felpa, il cuore e un biglietto, che recitava: Ciao Amore, TI AMO. <3

Quando l'ha visto, sembrava davvero rimasta di stucco, davvero sembrava non saper che fare.
Era contenta si vedeva. Tutto liscio.
Però non lo so, c'è qualcosa che è rimasto nell'aria. 
E non so cosa.
Non so cosa stia pensando in questo momento.
Non so se reputa ciò che ho fatto qualcosa di importante, per me lo era, lo è.
Ci ho messo tutto me stesso nel farlo.
E continua ad evitarmi, a dirmi che non sarò mai io. 
Continua a fare il contrario di ciò che voglio. 
E intanto io sto morendo dentro, lentamente.
Ogni secondo che passa, ogni nostro sguardo che si incrocia è un lampo nel cielo notturno.
Tutto si illumina, poi tutto di nuovo si spegne.
E mi assale un desiderio, una voglia, una fottuta necessità di prenderla e stringerla a me.
Di prenderla e baciarla, e dirle che tutto andrà bene, tutto andrà bene accanto a me.

Nemmeno a farlo apposta, è passato un mese dall'ultimo giorno in cui stavamo insieme.
30 Ottobre. Un mese.
E mi ha lasciato il 30 Ottobre, come ha fatto con qualcun'altro.
Nemmeno a farlo apposta, forse.
E sta cosa mi fa incazzare.
Ma la cosa che mi fa ancora più incazzare è il fatto che si è allontanata da me senza un cazzo di motivo, senza che io avessi fatto niente.
La sera prima mi prende la mano, per sentirmi vicino, e il giorno dopo se ne esce fuori dicendo il contrario di ciò che fa.
Non so che fare, non so che vuole, non so che pensa.
Non so più niente, apparte che l'Amo perdutamente.
Mi ha detto ieri sera dopo quel bel regalo che le ho fatto, che devo aspettare, che deve essere Lei a fare la prima mossa.
E allora, muoviti, fai questa mossa, perchè io sto morendo.
Davvero sto morendo.
Non è una frase fatta, come non è pura immaginazione.

Che mistero mi ha dato la vita, che mistero.
Mi uccide, giorno dopo giorno.
Non so quanti giorni mi rimarranno ancora per respirare, se continuo così, non lo so.
Potrei davvero salutarvi tra poco, perchè o diventerò matto, o davvero morirò d'Amore.
Vorrei sapere chi è quel cinico che dice che d'Amore non si muore.
Vorrei proprio vederlo in faccia, per sputargli.

La mamma di un mio amico ha detto di conoscere una ragazza che è partita di testa per un ragazzo, e ora non ragiona più. 
Prima ha cominciato a piangere per lui, poi nel giro di un mese è impazzita, è finita nel letto di un ospedale, poi quando l'hanno fatta tornare a casa, non c'era più con la testa, non sapeva più chi fosse, non riusciva più a mettere niente in fila.
Aveva la concezione di una realtà tutta sua.


Io non voglio arrivare a fare questa fine sinceramente, se continuo così proprio credo che diventerò matto. 
Ma non posso nemmeno dirle più addio, perché sennò muoio, nel vero senso della parola.
In ogni caso, darei la vita per non morire.
Non voglio continuare a vivere morendo, non voglio più continuare così.
Se continuo così, darò la vita per non morire.




Dimmi se devo respirare o trattenere il fiato insieme a te. 
Non so se devo avvicinarmi o stare sempre all'ombra dei dubbi che hai.
Sento che non devo lasciarti andare e rinunciare alle illusioni che mi dai.

Nessun commento:

Posta un commento