martedì 6 dicembre 2011

La prova del 9.

Come sempre, mi stupisce.
Ci riesce sempre, sempre sempre sempre.
Qualsiasi cosa faccia, mi stupisce.

Allora, o è Lei, o sono io.
Ma forse sono io che non aspettandomi niente da Lei, quando mi da qualcosa, mi stupisce.

Domenica abbiamo passato quasi tutta la giornata insieme. Dalle 15.00 del pomeriggio alle 2 della mattina del giorno dopo.
Che dire, è stato un giorno bellissimo, molto molto bello.
Sono stato bene con Lei, e credo proprio che per Lei sia stato lo stesso.
È rientrata a casa tranquilla, e questo per me è un grandissimo traguardo, perché tranquillizzarla è la cosa che più mi piace.
 Che dire, di quel pomeriggio, molte volte mi ha fatto sentire al settimo, ottavo, nono, decimo (e perché no, continuerei a salire) cielo.
Soprattutto quando è stata Lei a cercarmi, durante la cena.

Io odio profondamente chi si avvicina a me durante la cena, e soltanto mi sfiora.
In quei momenti posso perdere la pazienza e schizzare istintivamente come non faccio mai.
E ogni volta che mia sorella lo fa, divento una bestia.
Davvero potrei diventare pericoloso.
Ebbene...

La mia piccola Baby, mentre cenavo, si è avvicinata e mi è venuta a coccolare e mi ha dato qualche bacino sul collo.
Ebbene...
Non mi è passato nemmeno minimamente per l'anticamera del cervello di dare di matto nemmeno per un miliardesimo di secondo.

In quel momento l'unica cosa che avrei voluto è che il tempo diventasse eterno, e che Lei continuasse all'infinito a  coccolarmi e a riempirmi di baci.

E poi?
E poi non vogliamo parlare della prova del 9?
Porca vacca!! 
Micidiale!!

È stata la prova più bella e strana che abbia mai fatto in vita mia.
L'unica prova che rifarei miliardi di volte senza mai stancarmi.

Avete presente le cose proibite?
Ecco sapete che non dovete farlo, ma lo volete fare, perché è proibito.
Però c'è qualcuno che ve lo vieta, e allora lo volete fare ancora di più.

Oppure quando avete voglia di fare una cosa, di prendervela, ma non potete, vi avvicinate sempre di più a farla o ad averla, ma sapete di non poter o dover fare una passo in più per arrivarci.
Perché quella è la prova del 9.

Quella prova del 9 era accontentarsi dei nostri respiri.
Dei nostri respiri che si univano.

Sei un miracolo.

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