venerdì 15 marzo 2013

Per tutte le volte che mi dici basta e basta più non è, non corrisponde il flusso delle tue parole al battito del cuore. Per tutte le volte che mi chiedi scusa e scusa più non è, ma trovi sempre il modo di farmi sembrare il simbolo del male. Per tutte le volte che è tua la colpa, forse non lo è, ma il dubbio basta a farmi ritrovare quella voglia di gridare ma, poi c'è una volta in cui scatta qualcosa fuori e dentro noi e tutto il resto è piccolo come uno spillo impercettibile...

Che male c'è 
Ad essere come me? 
E sarà quel che verrà. 
Sarò frivolo oppure un vanto per l'umanità. 

Che sarà mai, io, tu, noi, non essere tra gli eroi? 
Cosa vuoi? 
Che cosa vuoi? 
Cosa cerchi tu? 
Cosa cercherai? 

Vorrei essere una foglia, scivolare in mezzo al cielo e poi scendere giù. 
E scappare via dal mondo, così ipocrita e spento e non tornare più. 
Vorrei guidare un'astronave che sa correre anni-luce lontano da qui. 
Fare come un eremita, che ha capito tutto, è così, è così. è così... 

Certo che sì. 
Dillo tu a quelli lì che ne sa l'umanità? 
Non rispondere, che ne dici se...? 

Provo ad essere una foglia, scivolare in mezzo al cielo e poi scendere giù. 
Per scappare via dal mondo, così ipocrita e spento e non tornare più. 
E guidare un'astronave che sa correre anni-luce lontano da qui. 
Fare come un eremita, che ha capito tutto, è così, è così. 
E' così... 

Lui ha capito tutto e non ha fretta, vieni, dammi retta, che il mondo è una setta. 
Stradice, incornicia e non sa. 
Non sa che tu non stai resistendo, ma ti stai spegnendo su te stesso. 
E' così tremendo, che pena che fa... 

Che pena che fa... 
Che pena che fa... 
Che pena che fa... 
Che pena che fa...

Una delle cose che odio di più nella vita è quella di essere impotenti difronte a certe cose.
Come per esempio nell'abbandono.
Come un cane, lasciato in strada nel momento in cui ama di più la persona che lo sta abbandonando.
Essere abbandonati è una delle cose più strazianti e tristi che possano capitare a qualcuno.
Cominci a girovagare nel vuoto, in cerca di un qualcosa che ti possa aiutare a trovare una strada, quella strada che ti riporta verso di lei.
Ma è difficile, perché il Cuore batte, non ti fa dormire, ti mette una pressa al petto che ti da soffocamento, e la testa parte in cerca di pensieri che del resto, sono tutti negativi.
Tristezza, malinconia, solitudine, a volte anche arrabbiatura, delusione sono le fondamentali della vita che ti porterai alla schiena, e non potrai far altro che combattere, sperando che non siano loro a vincere.
È veramente brutto essere abbandonati.
Non essere più niente per quel qualcuno che per te è tutto, ma soprattutto non essere niente per qualcuno che poteva considerarti tutto. 
Quella persona che ti reputava speciale, che ti reputava l'unico, che ti diceva che eri bello, nonostante i difetti.
Quella persona che ti correggeva negli errori perché teneva alla figura della persona che amava.
Ed io mio chiedo allora: perché tanta sofferenza? 
Perché l'amore ti brucia così?
Perché deve finire?
Sarebbero tanti gli interrogativi, e sinceramente sono poche le risposte. 
Posso solo dire con certezza, di essere uno di quei cani attaccati al proprio guinzaglio, che no, non possono muoversi, perché sono persi, legati.
Che stanno con i lacrimoni agli occhi perché non vedono tornare chi li ha abbandonati.
Sono senza la misura del tempo, perché tanto non passa mai.
E continuo a sperare, domandandomi il perché.
Eppure una risposta non c'è.
E la speranza seppur viva, mi ha detto di ammazzarla.
Entrando in un baratro, così, cado, e senza appigli getto le ultime lacrime che il Cuore può ancora gettare.

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