giovedì 17 novembre 2011

La mia storia tra le dita...


Che grandissimo gonfiore di palle.

E già. Non ce la faccio più.
A stare zitto, a fare finta di niente. 

E non ce la faccio più a non averla e a non poterla avere. 
Mi sono rotto.
Ho quasi venti anni, e ogni giorno passa uguale all'altro.
Vado avanti e non sto facendo niente.
Vado avanti e non me la sto vivendo.
Il fatto è che non ci accorgiamo del tempo che passa, ma già sono quasi due anni che ci conosciamo.
Ben due anni.

Non è poco. E ancora non è mia.

Il fatto è che potrei avere molto di più di quel che ho, ma non ci riesco ad averlo.

È come quando sei in ritardo per qualcosa e sai che devi correre, altrimenti finirà e tu non hai potuto assistere a quello spettacolo. 
Sai che ti sta aspettando, manchi solo te.
E allora cosa fai? 
Allora devi cominciare a correre.
E sai che ci riuscirai ad arrivarci, perché hai una Ferrari sotto al culo, non una semplice macchinina.

E così è con Lei, sono sempre in ritardo, qualcosa potrebbe finire da un momento all'altro, perché qualcuno potrebbe portarmela via, qualcuno come il tempo stesso.
E voglio correre, ho una cazzutissima Ferrari sotto al culo, perché so che se stessimo insieme, saremmo infiniti.
So che ciò che siamo ci porta lontano, ma so anche che se ci unissimo, potremmo raggiungere l'infinito.
E ogni giorno siamo in ritardo noi due, e la vita scorre.
Ci consumiamo ogni giorno, e non ci accorgiamo, o meglio, io mi accorgo, di quello che stiamo perdendo. 


Nessun commento:

Posta un commento